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KIT 1:
Amplificatore per cuffia e pilotaggio di stadi finali a transistors, lo schema è praticamente lo stadio pilota di un Williamson, noto per la sua musicalità, impiega solo triodi, con trasformatore di uscita dedicato, può pilotare direttamente in corrente uno stadio finale a transistor, grazie agli avvolgimenti A e B con guadagno in corrente altissimo (*1).
Lista componenti (consiglio resistenze da 1w e condensatori di qualità)
R1 | R2 | R3 | R4 | R5 | R6 | R7 | R8 | R9 | R10 | R11 | R12 | R13 |
1M | 10K | 2.2K | 100K | 47K | 47K | 22K | 47K | 470K | 470K | 1.2K | 1.2K | 2.2K |
C1 | C2 | C3 e C4 | C5, C6 e C7 |
0.2mf 250v poliestere | 4700pf poliestere | 0.2mf 400v poliest. | 33mf 350v elettr // 0.1 mf 400v poliestere |
Costruzione:
V1 e V2 sono doppi triodi ECC82, il trasformatore di uscita nella prima versione è realizzato con nucleo a C vedi figura,
Alcune osservazioni su questo trasformatore che è il cuore di tutto il progetto: per la realizzazione di un amplificatore per cuffia gli avvolgimenti indicati come A e B sono superflui, essi servono infatti per il pilotaggio diretto di uno stadio finale transistor (opzionale) che consente di realizzare a basso costo un ampli di grande potenza mantenendo caratteristiche "valvolari".
Il trasformatore di alimentazione ha tre secondari: 180 V 50 mA per l'anodica, 6.3 V 1A per i filamenti, 2.5 V 1 A per la polarizzazione dell'eventuale stadio successivo, l'anodica va raddrizzata con un ponte realizzato con 4 diodi 1N4007, i 6.3 volt dei filamenti non vanno raddrizzati, ma bisogna ricordare di collegare una resistenza da 100 ohm tra filamento e massa, l'altro secondario va usato secondo le indicazioni del progetto specifico dello stadio finale che si vuole realizzare.
(*1) Il rapporto di trasformazione è così elevato che è stato trovato per via sperimentale, sottraendo via via spire al trasformatore realizzato in base al calcolo, dopo prove di ascolto non del tutto soddisfacenti, alla fine il risultato è stato esaltante, in realtà un rapporto di trasformazione così strano per via teorica non sarebbe venuto fuori facilmente, questo è il piccolo segreto che sta alla base degli amplificatori ibridi (escluso una versione di ella) che ho realizzato e che presto presenterò su queste pagine.
(*2) Sto lavorando alla realizzazione di una basetta stampata, in versione mono, completamente autonoma, con tutti i componenti compreso i trasformatori sulla basetta stessa, appena pronta (oramai dopo le ferie) presenterò le foto.