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Caro Alessandro, sono finalmente in grado di inviarti immagini e commenti sulla mia realizzazione di ELLA, della quale sono contento dal momento che soddisfa pienamente quelle che erano le aspettative di partenza. Il suono di ELLA è nel complesso decisamente raffinato, raggiungendo a mio avviso l’eccellenza nella restituzione delle voci, che sono veramente degne di nota. I bassi ci sono tutti, anche se ben controllati e non invadenti. La potenza erogata, seppure non rilevante, non mi sembra costituire un limite significativo, dal momento che nel mio soggiorno, piuttosto ampio, ottengo un livello sonoro del tutto adeguato alle mie abitudini con un paio di Royd da 88 db, sarei veramente curioso di sapere cosa otterrei con un paio di Klipsch. Nella realizzazione non mi sono discostato dal tuo progetto originale se non per minimi dettagli e, come forse ricorderai, ho optato per un’alimentazione raddrizzata a vuoto, stimolato dalla superba realizzazione di Marcello, dal quale ho tratto ispirazione anche per quanto riguarda il disegno del filtro. Nel mio caso ho impiegato una valida 5Y3 che avevo in casa e credo di essere stato il primo a chiederti un trasformatore apposito, i tuoi consigli sulle tensioni, le capacità di filtraggio ed il layout mi sono stati di fondamentale aiuto. Per questioni di puro fascino non ho usato circuiti stampati nè basette millefori, cablando tutto in aria con filo argentato ed impiegando degli ancoraggi su bachelite per le resistenze ed i condensatori più piccoli, posizionati sotto la piastrina in rame e teflon che sorregge la valvola (russa). Il lay-out non è male visto che in assenza di segnale domina il silenzio assoluto anche al massimo volume. La realizzazione è stata nel complesso semplice, anche se la mia abitudine nel ricercare qualcosa di “personale” mi ha spinto a realizzare un contenitore “diverso” che trovo abbia però alcuni pregi: per prima cosa è completamente realizzato con materiali di recupero, quali assi di teak (residuo del parquet di casa), lastre di alluminio (ricavate da una strumentazione fuori uso), rete traforata in alluminio (scarto di un fabbro); il tutto lo rende schermato ed amagnetico (se può avere un valore) ed economico (...e questo ha un valore). Una lastra di alluminio di buono spessore (6 mm) funge da elemento portante per tutti i trasformatori (al di sotto) e le parti del circuito (al di sopra), con una separazione completa tra i due, tutto il resto è contorno. La mia cronica mancanza di tempo ha reso la gestazione estremanente lunga, tuttavia adesso ... mi godo la creatura, che ha per il momento sostituito le mie elettroniche abituali....prendilo come un complimento! Ti ringrazio per la cortesia dimostrata nei miei confronti e ti saluto cordialmente Marco |