Ciao Alessandro

Finalmente dopo tante sere passate a collegare fili, incollare pannelli, forare piastre, montare smontare, sono arrivato al capolinea. Ella è gia da un po’ di giorni che mi tiene compagnia nel mio girovagare nella rete senza mai infastidirmi, anzi più suona e meglio và. Una curiosità ma “Ella” è femmina o maschio ?

Certo che le ho provate tutte per cercare di migliore il Tuo progetto, ma mi sono arreso perchè ogni anche minuscola modifica che facevo andava a peggiorare il suono. Percio il progetto è rimasto tale e quale come Tu me l’hai dato. L’unica modifica che è rimasta è stato l’inserimento di due potenziometri logaritmici da un Mega però perché inizialmente avevo messo quelli che ho visto sul sito costruiti on line che mi sembra fosse da 220 o 470 kohm ma non mi dava la giusta attenuazione distorcendo il segnale dopo metà corsa, in questa maniera riesco ad avere un controllo di volume, e a bilanciare eventuali difetti di incisione. Ho provato ad inserire un preamplificatore, ma al contrario di altri appassionati, che hanno notato un miglioramento nella riproduzione, io ho notato un netto peggioramento, l’unica cosa è che puoi eventualmente esaltare o ridurre i toni. Ho provato a realizzare un controllo dei toni ma niente Ella si offendeva e suonava peggio, sarebbe da provare in entrata del transistor BU-508, ho desistito in quanto comportava l’interruzione di alcune piste, in più mi sono complicato la vita ribaltando tutti i fili al di sotto dello chassis, come ho un po’ di tempo lo provo, e poi ti farò sapere. Alla fine comunque ho capito il perché di tutto questo. Il segnale che arriva dal lettore CD e già elevato e la valvola di ingresso la ecc83 va in saturazione se noi interponiamo un preamplificatore.

E meglio perciò la soluzione di interporre un potenziometro sull’ingresso della valvola, in modo da modulare questo segnale, riducendolo se abbiamo dei cd con una incisione elevata, ed innalzandolo di conseguenza, su quelle registrazioni o dal vivo oppure vecchie incisioni con piccole sbavature, in modo tale di inviare alla valvola il giusto segnale, evitando cosi la saturazione, e di conseguenza la distorsione.

Ho cercato di migliorare molto il montaggio dei componenti, la sistemazione dei trasformatori, tutti i fili li ho fatti passare sotto i componenti, soltanto il cavetto del segnale passa di sopra, in questa maniera non ho avuto problemi di ronzio, i dissipatori li ho portati esterni al mobile aiutando cosi la dissipazione del calore, dopo ore di funzionamento non riscontro nessun innalzamento di temperatura rimanendo stabili dai 47 ai 49 gradi.

Per le qualità soniche di ELLA credo che non ci siano parole per descriverlo, suono molto pulito localizzazione dei vari strumenti, mai stanchevole, inoltre sono molto soddisfatto della gamma bassa che trovo piena e corposa

La sera sto facendo sempre tardi in quanto sto riascoltando tutti i vecchi cd che ho in quanto mi dà l’impressione che il suono che ELLA mi restituisce e ricco di tanti particolari che prima non notavo dandomi cosi delle sensazioni bellissime .

La gioia più grande comunque sta nel fatto come dici nel tuo sito……”Questo l’ho fatto io

Salutoni Alessandro ………a risentirci presto .


Descrizione dell’assemblaggio del mobile

Per la costruzione del mobile ho perso parecchio tempo, poi ho deciso di farlo cosi.


mi sono fatto tagliare dei pezzi di medium_density nel mio caso un pezzo 43x30 e due pezzi 15x30 e incollati

poi su di un foglio di alluminio montato su due profili a elle ho alloggiato i vari componenti.


come puoi notare tutti i fili sono cablati sotto il foglio di alluminio meno i cavetti di ingresso ed i collegamenti per la valvola rettificatrice sono stati fatti uscire tramite dei piccoli forellini.


questo è l’insieme dei componenti montato sulla base in medium_density.

Ho poi provveduto a farmi tagliare tre pezzi di alluminio spesso cinque millimetri di cui uno per realizzare il retro di “ELLA” dove ho provveduto al montaggio dei transistor sui dissipatori, le boccole di uscita e di ingresso del segnale e la vaschetta per l’alimentazione in questa maniera ho una maggiore dissipazione del calore,


un altro pezzo l’ho usato per fare il frontale con l’interruttore di accensione e le manopole del volume

ed un altro che và a chiudere la parte superiore dove con il trapano mi sono divertito a scrivere “ELLA” facendo tanti piccoli forellini, l’altra metà mi sono fatto ritagliare un pezzo di vetro spesso sempre cinque millimetri cosi da apprezzare il montaggio e gustare le lucine accese delle valvole, anche l’occhio vuole la sua parte.


Certo come puoi vedere la fatica più grossa e proprio la realizzazione del mobile il quale ho perso un sacco di tempo.



Nonostante tutto mi sembra che il risultato finale non sia poi cosi male. Come fianchi ho usato del massello di pino lavorati con carta vetro colorati tinta mogano scuro e rifiniti con trasparente opaco. Mi piacerebbe serigrafare il pannello anteriore, però un po’ per il tempo, un po’ che non so da che parte incominciare, ho tralasciato in attesa che mi venga l’ispirazione giusta.